Donazione del sangue

  • Perché donare?

Donare è un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita delle persone; il sangue è indispensabile negli interventi chirurgici, nella cura di malattie oncologiche ed ematologiche, nelle varie forme di anemia cronica e nei casi di emergenza in pronto soccorso.

Donare è un gesto di amore responsabile per gli altri e per sé stessi. Per gli altri perché il sangue non essendo sintetizzabile in laboratorio, si ottiene soltanto tramite la donazione. Per sé stessi perché, ad ogni donazione, si potrà avere un controllo del proprio stato di salute attraverso le visite preliminari e le analisi complete del sangue.

Il sangue di una sacca pari a 450 ml viene scomposto nelle sue tre componenti principali (globuli rossi, plasma e piastrine), che poi verranno utilizzate separatamente.
  • Chi può donare?

Chiunque, purché sia sano, di età compresa tra i 18 ed i 70 anni (per gli over 60 dopo visita cardiologica ed ECG) e con un peso corporeo superiore a 50 Kg.

Al momento della donazione, il medico accerterà che sussistano le condizioni necessarie per la donazione attraverso la misurazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dei livelli di emoglobina.

Prima della donazione è possibile fare colazione: non vige più la regola del digiuno assoluto. Si può assumere una bevanda come caffè/tè/succhi di frutta, mangiare delle fette biscottate o della frutta. Bisogna escludere unicamente il latte o suoi derivati.

Gli uomini e le donne non in età fertile possono donare sangue intero ogni 3 mesi; le donne in età fertile possono donare ogni 6 mesi.

Inoltre, se sei un lavoratore dipendente, hai diritto ad un permesso di lavoro per l’intera giornata in cui effettui la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa (art. 8 legge n. 219/2005).

  • Chi NON può donare?

Esclusione temporanea per:

  1. Interventi chirurgici;
  2. Rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui…);
  3. Tatuaggi e piercing (esclusione per 4 mesi);
  4. Stato di gravidanza e periodo mestruale;
  5. Assunzione di droghe;
  6. Assunzione di farmaci (Aulin, Aspirina, antinfiammatori, antistaminici…);

Esclusione permanente per:

  1. Malattie infettive (AIDS, sifilide, epatite B e C);
  2. Diabete;
  3. Alcolismo cronico e assunzione di droghe pesanti;
  4. Malattie cardiovascolari ed autoimmuni;
  5. Rapporti sessuali con persone affette da malattie infettive.

  • Come funziona la donazione?

1.Il questionario

L’aspirante donatore, munito di un documento di identità valido, una volta giunto all’unità di raccolta, dovrà compilare un questionario necessario affinché il medico selezionatore possa individuare eventuali motivi di sospensione temporanea o permanente dalla donazione. Il questionario dovrà essere sottoscritto dal donatore e dal medico responsabile della selezione dei donatori.

2.Il colloquio

A seguito della compilazione del questionario avverrà il colloquio conoscitivo con il medico per approfondire alcune delle risposte fornite nel questionario. Se, dopo il colloquio preliminare, il medico dovesse determinare che al momento le condizioni di salute del donatore non siano ottimali, il candidato potrà tornare in un altro momento o dovrà astenersi dalla donazione. Ai donatori esclusi vengono sempre fornite tutte le motivazioni che hanno portato al rinvio o all’esclusione.

3.La donazione immediata

Il donatore, superata la selezione procederà con la donazione. La procedura dura circa 15 minuti.

4.Le analisi

Dopo il colloquio con il medico, vengono prelevati dei campioni di sangue per effettuare dei test per garantire che il sangue raccolto sia sicuro e adatto per una futura trasfusione. Nello specifico il sangue del donatore viene sottoposto a:

Test HIV, epatite B, epatite C e sifilide;

Emocromo completo, determinazione del gruppo sanguigno e del livello di emoglobina nel sangue;

Misurazione della pressione arteriosa.

Se dagli esami di laboratorio effettuati risulta qualche anomalia, il donatore viene tempestivamente informato ed invitato ad eseguire ulteriori accertamenti e visite specialistiche.